Baglioni bissa il successo di ‘Un’estate da re’, rassegna entusiasmante e variegata, promossa da Scabec, Regione Campania e Ministero della Cultura. Nel fine settimana del 17 e 18 settembre, è stato re incontrastato del palco della reggia vanvitelliana, ripercorrendo 50 anni di musica, insieme all’Orchestra del Teatro Verdi di Salerno. Il suo è un ritorno in una location magnifica predisposta all’incontro e allo scambio di fermenti. Non a caso ad esordio spettacolo, il cantautore ha sentenziato: “Ho cercato di ritrovare questa atmosfera di 13 anni fa ed è bello pensare che si ritorna a rievocare tutti i momenti degli anni più belli che abbiamo vicino al cuore”. Con queste parole Claudio Baglioni commenta il suo ritorno alla Reggia di Caserta, da sovrano indiscusso che regala al doppio ed ultimo appuntamento di ‘Un’estate da re’, l’incanto e la melodia con la prodigalitá di chi fa musica da tanti anni soprattutto per amore. Ecco che al pubblico viene offerto uno spettacolo “su misura”, preparato ad hoc solo per questo evento e della durata di ben tre ore, in un viaggio musicale in cui Baglioni è il capitano che con la sua alta uniforme guida i cuori verso la luna e le stelle inseguite dalla sua musica romantica. Da vero signore della melodia Italiana Claudio rende magica la sua interazione con l’orchestra di Jeoff Westley. Gli arrangiamenti sono un dolce respiro che man mano prende ossigeno e si fanno culla di note di puro amore.

L’estate è al suo epilogo e Caserta la saluta con dolcezza, proprio come l’artista che la omaggia. “Questa mia estate è stata sorprendente anche per me – ribadisce Baglioni – In fondo l’unica bellezza davvero accertata che questo mestiere ha è di essere creativo. Insieme con l’orchestra vi regalo brani che ho scritto, a cui tengo e che mi hanno impegnato tutta una vita”.
Il pubblico lo acclama con un luccichio nello sguardo, ribadendo che gli é passata davanti tutta la vita, ascoltando le sue canzoni. Da cantastorie moderno Baglioni raccoglie intorno a sé più generazioni, presenti anche alla Reggia di Caserta per cantare a squarciagola ‘Avrai’, ‘E tu’, ‘Questo piccolo grande amore’, ‘Mille giorni di te e di me’, ‘Sabato pomeriggio’, ‘Strada Facendo’, ‘Acqua dalla luna’, ‘Quante volte’, ‘Gli anni più belli‘, ‘Amori in corso’, Dodici note’. L’artista si conferma viaggiatore sulle code del tempo, acclamato da un pubblico di sognatori che con lui continua a volare in una notte di note. Scherza con loro, raccontando l’esordio di ogni canzone e poi omaggia Caserta con ‘Reginella’, eseguita con arrangiamenti che fanno sospirare per bellezza e delicatezza.

Lui, che ha esordito a soli 19 anni, non conosce battuta d’arresto. Dopo ‘Questo piccolo grande amore’ ha infatti macinato chilometri di strada per incontrare la gente in concerto, ha consumato tasti di pianoforte e corde di chitarra, fino a trasmettere l’amore per la musica a suo figlio Giovanni che oggi lo accompagna sul palco. Il fenomeno Baglioni offre uno show kolossal ad ogni esibizione. Padrone della scena, regala al suo pubblico uno spettacolo d’autore, tanto che ad ogni box office, come accaduto per ‘Un’estate da re’, i suoi biglietti vanno in sold out in pochi minuti. Perciò, che lo si ricordi col capello lungo mentre canta ‘Signora Lia’ o come “dittatore artistico” al Festival di Sanremo, Claudio resta un fuoriclasse della musica italiana, con 2000 concerti all’attivo, un record italiano di pubblico pagante in un singolo concerto allo stadio (era l’Olimpico di Roma e accadeva nel 1998), ha venduto 60milioni di dischi, esibendosi anche dinanzi a Papa Giovanni Paolo II e al Parlamento europeo di Bruxelles.


