E’ previsto per oggi alle ore 16, presso il Mef, il primo tavolo tecnico fra governi, istituti di credito, costruttori e proprietà edilizia, per dibattere sulle possibili modifiche in merito al decreto sulla cessione dei crediti del superbonus. Nello specifico, le compensazioni destinate a riaprire il mercato dei crediti d’imposta prodotti dai bonus edilizi che si concentreranno sugli F24 delle imprese e delle banche.
Intenso e fitto confronto tra l’esecutivo e le banche sulla possibilità di partire proprio dala tasse a carico degli istituti di credito. L’interesse del governo per i conti fiscali delle banche è divenuto ormai un’esigenza, ribadita e scandita dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ovvero, offrire una risposta in tempi celeri.
In sintesi, l’idea è quella di avviare le compensazioni tramite spazi disponibili degli istituti di credito, per poi allargare ai cassetti fiscali delle imprese. L’anello di congiunzione, sarebbe quello di creare una piattaforma digitale unica per gli scambi fra privati.
Per ridurre il numero degli esclusi dal superbonus la soluzione potrebbe essere quella di estendere da 5 a 10 anni il periodo in cui scontare l’agevolazione, come accade già per altri incentivi edilizi, si andrebbe ad abbassare la rata annuale, permettendo così l’utilizzo del bonus anche a chi ha un carico fiscale basso.
Al tavolo sono stati invitati Abi, Cdp, Sace, Agenzia delle Entrate e le associazioni di categoria che hanno già partecipato all’incontro a Palazzo Chigi (Ance, Confedilizia, Confindustria, Confapi, Alleanza cooperative, Confartigianato, Cna, Confimi, Rete professioni tecniche, Casartigiani, Confassociazioni).