Un atto vandalico ignobile, perpetrato da ignoti, nei confronti della storica statua di San Gennaro sita sul Ponte della Maddalena, tra la zona del porto e la periferia Est di Napoli a cui, nella giornata di ieri, è stata letteralmente tranciata una mano ritrovata ai piedi della statua.
A denunciare l’accaduto sul suo profilo Facebook è stato il deputato Francesco Emilio Borrelli che, ricevuta la foto di segnalazione da un cittadino, si è espresso sul social network affinché la statua venga prontamente restaurata e messa al riparo da altri possibili atti vandalici insieme alle altre straordinarie opere che Napoli ospita.
La statua del santo patrono, tra l’altro, ha alle spalle un’importante storia che merita di essere conosciuta. Durante l’eruzione del Vesuvio, che colpì Napoli il 16 dicembre del 1631, la popolazione si recò presso lo storico Dumo per chiedere al Santo Patrono la sua intercessione affinché il Vesuvio si placasse. Il giorno seguente, l’allora cardinale Buoncompagni, decise di portare le reliquie del Santo proprio sul Ponte della Maddalena e lì, il sangue riposto nelle famosissime ampolle, iniziò a liquefarsi. Poco tempo dopo l’eruzione del Vesuvio si arrestò.
Così, proprio sul Ponte della Maddalena, nel 1777 commissionata dal padre domenicano Gregorio Rocco, venne realizzata da Francesco Celebrano, pittore e scultore della famiglia del re Ferdinando IV di Borbone, la statua di San Gennaro con la mano destra rivolta in alto per placare la potenza del Vesuvio.


