Era stato condannato ieri, a tre anni di carcere. L’accusa era di aver diffuso notizie false in un articolo giornalistico sulle discriminazioni ai danni dei copti, i cristiani d’Egitto. La sentenza militare risultava inappellabile, eppure Patrick Zaki ha ottenuto la grazia dal presidente egiziano Al Sisi.
Questa mattina lascerà l’Egitto e tornerà in Italia, dalla fidanzata che attende di sposarlo, e dalla famiglia.
Lieta Giorgia Meloni che ringrazia per questo gesto il presidente egiziano.
“Fin dal nostro primo incontro lo scorso novembre io non ho mai smesso di porre la questione, ho sempre riscontrato da parte sua attenzione e disponibilità. E voglio ringraziare l’Intelligence e i diplomatici, tanto italiani che egiziani, che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare alla soluzione auspicata”, ha ribadito in un videomessaggio la presidente del Consiglio.
La grazia concessa a Patrick Zaki deriva da una “lunga e costante trattativa” tra il governo italiano e quello egiziano.“In politica conta il lavoro, contano i fatti, e i fatti ci sono stati, non avevamo dubbi”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
La notizia della liberazione di Patrik è stata data dalle autorità egiziane con queste motivazioni: “Il “Presidente Abdel Fattah al-Sisi (…) usa i suoi poteri costituzionali ed emette un decreto presidenziale che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie, tra cui Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer, in risposta all’appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche”.


