Affitti di una sola stanza fermi ai 600 euro nonostante la rimodulazione del canone concordato al -15%. Il Politecnico di Milano si ripopola di tende come protesta ed i ragazzi che portano avanti il movimento dichiarano: “Siamo ancora qui, a tempo indeterminato, perché non abbiamo ricevuto risposte concrete, impattanti sulla situazione attuale”.
La mobilitazione attiva da maggio è vero e proprio atto politico. I giovani in protesta allargano la discussione sul senso delle università di serie A e di serie B. Giulia, studentessa di ingegneria matematica, impossibilitata a studiare a Firenze, dove il suo corso non esisteva, dichiara: “In Italia in questo modo non solo gli istituti con ranking bassi vengono scelti meno, ma ricevono anche finanziamenti inferiori e il livello dell’istruzione cala. Anche per questo gli studenti che possono si spostano”.
Si sottolinea l’onere dello Stato nella vicenda, gridando ad una rettifica del sistema nazionale e non locale o regionale. Le proteste dell’organigramma studentesco ibrido, che punta però ad una organizzazione più strutturata, continueranno. Sabato sarà indetta l’assemblea nazionale di Movimento tende in piazza, con 120 persone a Milano, in attesa di un incremento numerico dei rappresentanti dei singoli coordinamenti politici.