Assedio totale di Gaza con più di 900 vittime israeliane, 3.726 feriti, 687 palestinesi uccisi, 800 obiettivi di Hamas colpiti e prigionieri minacciati di morte. Antonio Tajani preoccupato per i 18.000 italiani che vivono in Israele, è deciso a volare in Egitto per chiedere una mediazione musulmana che porti al cessate gli attacchi.
“Dopodomani, sarò in Egitto, ieri invece ho parlato con il ministro degli Esteri egiziano e con quello della Giordania per spingere i Paesi arabi e musulmani a lavorare per una de-escalation. Bene la dichiarazione degli Emirati arabi uniti che invitano Hamas a cessare gli attacchi contro Israele, speriamo prevalga il buonsenso”, dichiara il ministro degli Esteri.
“La situazione è molto chiara, due popoli due Stati, abbiamo sempre lavorato per questo obiettivo: mi sembra che questo attacco di Hamas serva ad allontanare la trattativa di pace e gli accordi di Abramo tra Israele e Paesi arabi per una distinzione dell’area”, continua il ministro.
L’ambasciata d’Italia in Israele ha attivato un punto di assistenza per i connazionali in partenza dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv che ha permesso il rientro di alcuni di loro a Roma. Accertata la presenza di 20 persone con passaporto italiano sulla striscia di Gaza e di un migliaio di militari in servizio di leva che hanno doppio passaporto italiano e israeliano.
“Noi vogliamo che non si allarghi il conflitto, Israele ha il diritto di difendersi e non possiamo non riconoscerlo perché nessuno può pensare di cancellare Israele dalla carta geografica. Questo è stato un attacco proditorio e vile”, conclude Tajani.