Una vera e propria impennata di attacchi cyber in Italia che, nei primi sei mesi del 2023, ha subito un drastico incremento del 40%, una percentuale quattro volte maggiore rispetto al resto del mondo dove la crescita è del 11%.
I dati raccolti da Clusit, l’associazione italiana per la sicurezza informatica, raccontano che da gennaio a giugno le vittime italiane sono state il 9,6% del totale. E’ rilevate anche notare che la maggior parte degli attacchi hacker sono avvenuti ai danni di organizzazioni italiane per il quale si usa il termine “hacktivism”, formato dall’unione delle parole hacker e attivismo.
Dal 2018 al primo semestre del 2023 a livello globale il fenomeno è aumentato del 61,5% mentre in Italia si è registrata una crescita del 300% con 505 attacchi noti di particolare gravità che hanno coinvolto realtà italiane.
In crescita costante anche gli attacchi con finalità di cybercrime con l’intento di estorcere denaro i quali, oltre il 35% sono andati a buon fine grazie ai malwere che insieme al ransomware continua a rappresentare la principale tecnica di attacco utilizzata dai criminali informatici anche in Italia.