Sono sempre più diffusi in Italia i nuclei familiari monopersonali: ad oggi sono il 33% di cui, almeno 1 su 5, ha meno di 45 anni. Si prevede che, nei prossimi vent’anni, le persone che sceglieranno di vivere da sole aumenteranno del 17% e la percentuale dei genitori single aumenterà del 9%. A diminuire, invece, sarà la percentuale di famiglie con figli che caleranno del18%.
É questa la fotografia dell’Italia contemporanea, emersa dai dati dell’Osservatorio Single di Ipsos, dove le famiglie composte da una sola persona sono in netto aumento.
Il 60% degli italiani pare che sia sempre più incline a trascorrere del tempo da soli confermata anche dalla tendenza Living Apart Together di coppie stabili che scelgono di evitare la convivenza e di continuare a vivere in appartamenti separati.
Un’arma a doppio taglio che mette in luce diverse sfide legate a questa tendenza: se vivere da soli comporta dei vantaggi, come il maggior tempo per se stessi, ci sono anche delle sfide importanti come il caro costo della vita e le numerose spese: il 45%, infatti, ha dichiarato che a causa dell’elevato costo della vita, vivere da soli comporta spese maggiori e una difficoltà a mantenere il proprio tenore di vita problema che, in caso di convivenza, verrebbe ammortizzato dalla divisione delle spese.
Sono soprattutto le donne ad apprezzare la vita in solitaria come dimostrano i dati: il numero di donne che vive da sole è pari al 72% rispetto al 57% degli uomini.
“Quanto abbiamo appreso durante la nostra ricerca – spiega Nicoletta Vaira Ipsos UU Head- “è la necessità che il processo di empowerment in corso realizzi un passaggio ulteriore. Aziende e brand che desiderano incontrare il target, sempre più popolato e proud, dei single, devono avere la lucidità e consapevolezza di andare oltre il semplice storytelling positivo per prendere in considerazione i bisogni e le esigenze reali che i single sono chiamati ad affrontare oggi”.