Un territorio martoriato quello di Gaza che, nelle prossime sei settimane, si troverà a dover affrontare una vera e propria catastrofe legata agli approvvigionamenti di cibo.
A lanciare l’allarme è un rapporto del sistema di monitoraggio delle Nazioni Unite che ha stilato una classifica di insicurezza alimentare articolata in cinque livelli. Lo scenario più probabile che ne emerge è che, entro il 7 febbraio, l’intera popolazione della Striscia, ovvero circa 2,2 milioni di persone, vivrà una forte crisi legata alla nutrizione con il 50% di essa che si troverà in uno stato di emergenza dove, più di mezzo milione, si troverà nella fase 5 della classifica indicata come “catastrofica”. Per l’organizzazione alimentare CARE le cifre sono allarmanti mentre, la Germania, le ha definite “spaventose”.
“È urgente che Israele garantisca un migliore accesso per l’assistenza, adatti la sua strategia militare e permetta pause umanitarie”, ha scritto il ministero degli Esteri tedesco su X, avvertendo che “la fame alimenta il terrore”.


