Aveva commesso un omicidio su commissione nel 1988, quando aveva solo 20 anni, insieme ad un complice. Kenneth Smith aveva accoltellato una donna di 45 anni, Elizabeth Bennet, moglie di un predicatore. In qualità di sicario, aveva guadagnato circa 1000 $.
Contattato dal mandante, un pastore della chiesa di Cristo che poi si era suicidato una settimana dopo, Smith aveva ricevuto la condanna a morte, commutata dopo una condanna all’ergastolo. Nel 2010 fu giustiziato il suo complice; ieri è toccato a lui.
Il su ultimo pasto è stato una bistecca con patatine fritte ed uova, poi l’esecuzione con un metodo nuovo rispetto alla tradizionale iniezione letale.
Smith è stato ucciso in un minuto o due, morendo, secondo lo stato dell’Alabama, con un “metodo meno doloroso e più umano”, ovvero con l’uso dell’azoto.
Nessuno sa chiarire con precisione se il condannato abbia sofferto o meno, fatto sta che l’intera comunità che lotta per i diritti umani è insorta.
Kenneth è morto alle 20,25 ora locale, le 3,25 in Italia del 26 gennaio. Prima dell’esecuzione il condannato ha dichiarato: “Stasera l’Alabama fa compiere all’umanità un passo indietro. Me ne vado con Amore, pace e luce. Vi amo tutti”.
La famiglia guardava la sua esecuzione al di là di un vetro, mentre Smith gli rivolgeva gesti con la mano sul cuore. Dieci minuti dopo le tende sono state chiuse ed è stato dichiarato morto. Kenneth rappresenterà per sempre il primo caso al mondo di pena capitale eseguita con lento soffocamento.
A nulla è valso l’ennesimo appello presentato alla Corte Suprema, per fermare la condanna. Dopo 35 anni dal delitto Kenneth è stato condannato alla morte.
Sono ancora 55 gli Stati Usa che applicano la pena esiziale, senza aver applicato la risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU sulla moratoria universale della pena di morte del 2007. Prevista per reati come omicidio premeditato, traffico di droga, omicidio dopo stupro o tortura, omicidio di minorenni, abuso sessuale di minori recidivo inizialmente consisteva nell’impiccagione; poi nell’uso della sedia elettrica, e da quarant’anni nell’impiego di un’iniezione letale, sostituita ieri da una maschera all’azoto.


