Rappresenta un tema caldo ed una priorità insieme. Per Giorgia Meloni le elezioni europee, sono occasione per cercare conferme e tracciare un bilancio di quanto fatto finora.
“Alle europee per me una vittoria sarebbe confermare il risultato che mi ha portato un anno fa al governo – confessa la premier intervistata su Rai 3 -. Non sarà facile ma è l’obiettivo al quale punto. Io rinuncerei alla guida della nazione quando mi rendessi conto che non ho più il consenso degli italiani. Non potrei più farlo se non avessi più la libertà di farlo, la libertà di incidere, non sto qua a sopravvivere”.
La donna chiamata alla guida dell’Italia cerca di mantenere ben saldi i rapporti della sua colazione, e contemporaneamente quelli con il capo dello Stato Mattarella. Il fine è quello di dare garanzia di stabilità anche extra moenia.
Quanto al tentativo del centrosinistra di fare fronte comune, la premier non sembra turbata dal lavoro posto in essere da Elly Schlein: “Negli anni ho visto una sinistra impegnata nella demonizzazione degli avversari mentre la politica dovrebbe essere rispetto dell’avversario, non lotta nel fango. Io ho rispetto per Schlein quindi spero che da quella parte della barricata sia lei a imprimere un cambiamento su questo”.
Tralasciando le beghe politiche invischiate dello spirito del gossip, Meloni bada alle tasche degli italiani, e cerca di far convergere i consensi sulla gestione delle tasse, da lei definite come “una cosa non bellissima”, ma necessaria. Questa definizione le è valsa la critica di una intera sinistra da cui non accetta lezioni o critiche di essere ribattezzata “amica degli evasori”.
Ribadisce a chiare lettere che il 2023 è stato l’anno record nel recupero dell’evasione fiscale con incassi per l’Agenzia delle Entrate pari a 25 miliardi. Così rassicura gli italiani sullo stato di salute economica del Paese, collegandolo anche al record occupazionale fondato su contratti stabili.
Infine, pensando al G7, lo reputa “una grande occasione” che consentirà all’Italia di badare alle proprie priorità, guidando lo schema dei lavori, con un ritorno vantaggioso da ogni punto di vista a favore del Paese.


