Ucraina, Terzi (FDI): “Confermiamo appoggio per ricostruzione”

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Nell’ambito dei rapporti e incontri con esponenti parlamentari e della società civile dell’Ucraina, il senatore Giulio Terzi (FdI) ha incontrato una delegazione composta da rappresentanti di New Europe Center e dell’International Center for Ukrainian Victory.

“Gli ultimi appuntamenti europei e internazionali, il Consiglio europeo e la Riunione plenaria parlamentare dell’OCSE, hanno ribadito la piena condanna dell’aggressione militare russa” ha dichiarato Terzi, “e con forza riconfermato la vicinanza in termini politici, economici e militari all’Ucraina. Quelle parole sul sostegno a Kiev ‘ever more steadfast’ del Consiglio europeo sono la dimostrazione della volontà UE di assicurare tutto il necessario sostegno politico, economico e militare nella misura e nei tempi che l’emergenza richiede nonché di affermare il principio di una pace giusta – ovvero il ripristino dei confini e della sovranità ucraina – e di ricostruire il Paese distrutto dalla guerra”.

Gli esponenti ucraini hanno ricordato l’appuntamento del prossimo giugno a Berlino della Conferenza Internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina. “I dati emersi sulla distruzione che la Russia ha inflitto al popolo ucraino sono impressionanti “ha proseguito Terzi, “solo per la città di Kharkiv ad esempio – 1 milione di abitanti, completamente da riedificare e con tutte le infrastrutture energetiche distrutte – si stima ci vorranno 10 miliardi di euro. L’ipotesi di utilizzare i profitti sugli asset russi congelati, di fronte a tali cifre, diviene sempre più reale e necessaria”.

L’incontro, oltre alla ricostruzione ucraina, ha anche toccato il tema inerente agli aiuti militari. È emerso in modo chiaro che l’Ucraina, oggi, necessita dell’aiuto occidentale nel fronteggiare il devastante arsenale russo, “che comprende anche le inintercettabili gliding bombs, le bombe teleguidate che quotidianamente infliggono danni pesantissimi non soltanto agli obiettivi militari ma anche alle infrastrutture strategiche e civili. L’Ucraina per annientare tali armi ha bisogno di sistemi di difesa aerea più consistenti e all’avanguardia” ha rilevato Terzi, precisando “al netto dell’impossibilità evidente di negoziare con la follia di Putin, l’Ucraina sta avanzando proposte game changer, ovvero iniziative potenzialmente in grado di sbloccare lo scenario e invertire le sorti del conflitto”.

“L’impegno delle due associazioni” – New Europe Center e International Center for Ukrainian Victory – ha concluso Terzi “è la rappresentazione esatta della centralità di una incisiva azione di soft power anche in un drammatico scenario di guerra come quello ucraino”.

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