Giornata di grandi ribellioni quella del 25 aprile, in cui il sindacato Usigrai comunica la data dello sciopero dei giornalisti della Rai. Il 6 maggio è la data in cui si esporranno fattivamente le ragioni dello stato di agitazione. La categoria è raffreddata rispetto all’azienda con cui fino ad ora, nonostante il tentato dialogo, a detta del sindacato, non esiste punto di incontro.
Martedì, nel giorno prescelto, tutti i giornalisti incroceranno le braccia per 24 ore, con astensione dal lavoro dalle 5.30 di lunedì 6 maggio alle 5.30 di martedi’ 7. Esenti dallo sciopero, per le regole stabilite dalla Commissione di garanzia, i giornalisti del Giornale Radio Rai, impegnati a scioperare a loro volta sabato 27 aprile per far sentire la propria voce contro l’ipotesi di accorpamento del Gr Sport con Rai Sport e di Gr Parlamento con Rai Parlamento.
l’Usigrai attiverà insieme, diverse iniziative sindacali contro “il controllo asfissiante sul lavoro giornalistico, con il tentativo di ridurre la Rai a megafono del governo, l’assenza dal piano industriale di un progetto per l’informazione della Rai, le carenze di organico in tutte le redazioni, il no dell’azienda ad una selezione pubblica per giornalisti, la mancata sostituzione delle maternità, la disdetta dell’accordo sul premio di risultato, senza una reale disponibilità alla trattativa, la mancata stabilizzazione dei colleghi precari”.
Prende le distanze dal provvedimento il sindacato Unirai – Liberi giornalisti Rai, che su una pagina Facebook comunica di non voler scioperare, bollando come “asfissiante” le richieste di Usigrai che non accettano il pluralismo dell’azienda.