Potrà votare come tutti i detenuti nei giorni delle elezioni europee. Ilaria Salis candidata attualmente per Alleanza Verdi Sinistra, insieme al padre ha denunciato che le era stata riferita l’impossibilità del voto, in quanto mancava una normativa italiana chiara in merito.
Dopo questa affermazione il governo ungherese ha attaccato Roberto Salis, padre della detenuta trentanovenne. Le sue informazioni sarebbero state infatti travisate ed infondate perché la legge stabilisce che ai detenuti sia data l’opportunità di votare seguendo il diritto democratico anche all’interno degli istituti penitenziari.
Bollata dunque come una fake news divulgata da Salis, la fattibilità del voto è stata presa in carico dal governo italiano che si è attivato insieme alla Farnesina, perché il diritto al voto possa essere assicurato.
È importante tenere conto che all’estero ci sono 2500 persone in carcere che possono esprimere il proprio voto da cittadini europei. Ilaria intanto spera che questa vicenda faccia ammorbidire il trattamento nei suoi riguardi. Da oltre 16 mesi in detenzione, ha degli avvocati che si stanno adoperando affinché possa ricevere una maggiore frequenza di visite prendendo così parte alla campagna elettorale di cui, volente o nolente, è protagonista.