Dato incoraggiante per l’economia italiana: a maggio l’inflazione si è confermata stabile allo 0,8%, in linea con il mese precedente. Questo dato, diffuso dall’Istat, rappresenta un segnale positivo e posiziona l’Italia tra i paesi con l’inflazione più bassa in Europa, dietro solo alla Francia (0,5%) e al Portogallo (0,7%).
Rispetto all’anno precedente, l’aumento dei prezzi è comunque presente, attestandosi all’8%. Tuttavia, il rallentamento mensile è un segnale di stabilità e di un possibile contenimento dell’inflazione nei prossimi mesi.
Quella italiana è la terza inflazione più bassa nell’eurozona. Tra i venti Paesi del club dell’euro, infatti, ad aprile il tasso medio dei prezzi al consumo – calcolato con l’indice Ipca – è stato più basso soltanto in Lettonia (0,2%) e Finlandia (0,5%). Al pari dell’Italia, anche la Lituania ha registrato lo 0,8%. In Germania l’inflazione è risalita al 2,8%, rispetto al 2,4% rilevato ad aprile.
Nonostante il dato positivo, l’incertezza per l’economia globale rimane. La guerra in Ucraina e le sue conseguenze sui prezzi dell’energia e delle materie prime potrebbero infatti incidere sull’andamento futuro dell’inflazione.
Tuttavia, il dato di maggio offre una nota di ottimismo e rafforza la fiducia nella tenuta dell’economia italiana.


