Potrà uscire dal carcere di Bollate, dove è detenuto, per continuare il percorso di cura in una struttura ad hoc Renato Vallanzasca, ex re della mala milanese. A stabilirlo sono stati i giudici del Tribunale della Sorveglianza di Milano secondo i quali il “bel Renè”, soprannome nato dalla sua fama di seduttore, “ha intrapreso con serietà un percorso di risocializzazione” che gli ha fruttato un permesso di 12 ore per poter accedere in una comunità per ricevere le cure necessarie.
Vallanzasca, 74 anni dei quali 52 trascorsi in carcere per scontare la pena di 4 ergastoli, pare sia affetto da una forma di demenza che gli concede pochissimi momenti di lucidità. L’equipe di dottori del carcere milanese di Bollate ha infatti spiegato come l’ambiente “carcerario” sia “carente nel fornire” le cure di cui Vallanzasca ha bisogno. Per questo, hanno ribadito i medici, il detenuto andrebbe trasferito in un “ambito residenziale protetto”, in un “luogo di cura esterno”, data la sua “patologia”. La richiesta di un accesso in comunità, per alleviare la patologia neurologica, gli era stato negato lo scorso marzo mentre oggi è arrivato l’ok ritenendo utile un percorso di risocializzazione per rallentare il declino cognitivo.
Non si sa ancora quando Renato Vallanzasca farà ingresso nella comunità per il quale, secondo i legali, non sussistono motivi contrari alla sua frequentazione né motivi di sicurezza.