Un nuovo sciame sismico è iniziato questa notte nei Campi Flegrei dove la scossa con magnitudo più alta è stata quella di 2.0 delle ore 6:15. Oggi, però, arriva anche una buona notizia: l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Napoli avrà un nuovo strumento di supporto.
Si tratta del prototipo di giroscopio che aiuterà a monitorare l’area flegrea in maniera sempre più approfondita e dettagliata.
Realizzato dal gruppo multidisciplinare composto da Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Agenzia Spaziale Italiana e calibrato durante una campagna di cinque mesi, si trova nei laboratori dell’Ino-Cnr proprio nel cuore dei Campi Flegrei.
Il giroscopio è un sensore per rilevare la velocità di rotazione del suolo che permetterà, dunque, di migliorare la comprensione degli eventi sismici della zona fondamentali per lo studio della dinamica dei vulcani.
Costituito da fibre ottiche, avvolte attorno ad una bobina di alluminio, permetterà di misurare in tempo reale la rotazione del suolo fornendo informazioni complementari rispetto alla rete di tradizionali sensori multiparametrici che ricoprono il territorio.
L’obiettivo dei ricercatori è quello di migliorare la risoluzione e la stabilità dello strumento in modo da poterlo rendere un sistema completo per l’osservazione permanente.