A Napoli questa mattina, in piazza Medaglie d’Oro, è stata ricordata con una cerimonia commemorativa Silvia Ruotolo, vittima innocente di camorra. In rappresentanza dell’amministrazione Comunale, il vicesindaco Maria Filippone, il questore di Napoli Alessandro Giuliano, esponenti delle forze dell’ordine e della società civile.
Era l’11 giugno del 1997, quando Silvia, 39 anni, stava rientrando a casa, nella sua mano, quella del figlio Francesco, di 4 anni, tutto accade in un attimo, Silvia ha solo il tempo di fare da frangiflutti al figlioletto piccolo, poi un proiettele le si conficca nella tempia uccidendola sul colpo. Assiste alla scena, dal balcone, la primogenita di Silvia, Alessandra Clemente, già assessore ed attuale consigliere comunale a Napoli (all’epoca 10 anni). Dopo 25 anni, il ricordo di Silvia Ruotolo è ancora vivido, queste le parole di Alessandra:

“Mia mamma, Silvia Ruotolo era una giovane maestra di Napoli, aveva 39 anni e due figli.
Amava la musica, lavorare la ceramica e i bambini tutti: i suoi, quelli ai quali aveva insegnato, Lele, il figlio di sua sorella, nato con la sindrome di Down.
Ma tutte queste cose, sulla targa che le intitola i giardini di piazza Medaglie d’Oro, non ci stanno.
Così, sotto le date che delimitano la sua vita troppo corta, c’è scritto soltanto: «Vittima innocente della barbarie camorristica».
Oggi, a 25 anni dalla sua scomparsa, abbiamo voluto una giornata piena di ciò che ha reso speciale la sua vita e oggi rende speciale la mia e quella di una comunità animata dalla sua memoria viva e speciale”!
Ciao mamma ![]()
Grazie a quanti sono stati in particolar modo oggi al nostro fianco. Con noi nei giardini o con un semplice messaggio.



