Miami Beach, 15 luglio 1997, davanti alla sua abitazione, una lussuosissima villa, viene ucciso lo stilista italiano Gianni Versace, 50 anni. Il cadavere del killer, Andrew Cunanan, un 28enne americano, viene ritrovato senza vita in una barca – abitazione a Indian Creek, il 23 luglio, suicida, con lo stesso fucile con il quale aveva freddato dietro la nuca Versace. La notizia fa subito il giro del mondo, la moda è in lutto, tragicamente scompare colui che seppe rivoluzionare con le sue creazioni l’intero fashion system, portando in passerella un connubio perfetto di classicità greca e glamour ultra moderno. Non a caso, il simbolo della sua maison è la testa di Medusa.

I funerali furono celebrati in Duomo a Milano, più di 10mila persone resero omaggio a Gianni Versace, per l’ultimo saluto una parata di vip: Elton John, Sting, la Principessa Diana di Inghilterra, le top model Naomi Campbell, Carla Bruni, Eva Herzigova, la moglie di John Kennedy, Carolyn Bessette, i colleghi Gianfranco Ferrè, Giorgio Armani, il regista Franco Zeffirelli che dirà: “Con la morte di Versace l’Italia ed il mondo perdono lo stilista che ha liberato la moda dal conformismo, regalandole la fantasia e la creatività”.