“Il provvedimento aiuti bis andava convertito. Non è sufficiente ma il governo interverrà ancora, noi abbiamo la peculiarità però rispetto ad altri paesi di un esecutivo sfiduciato. Resta il fatto che nel prossimo decreto sull’emergenza energetica dovrà essere riconfermato il tetto agli stipendi per i manager pubblici tolto ieri con un emendamento approvato al dl aiuti bis”. Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda All’Ansa.
“Il nostro obiettivo non è cancellare il Pd, ma Letta sta andando all’inseguimento dei 5 stelle, fa un patto con Fratoianni e Bonelli: sulle alleanze non viene capito dagli elettori. Noi siamo chiari nel sostegno all’agenda Draghi – continua Calenda – più si sostiene il terzo Polo e più si favorisce questa soluzione.
“Giorgia Meloni è stata molto brava a prendere il consenso, ma prima di lei lo hanno preso Salvini ed il M5s che poi hanno avuto il crollo veloce dei consensi – aggiunge Calenda che conclude così – Meloni manda in giro Crosetto a rassicurare ma non si vede una classe dirigente di governo, è importante che il leader di Fdi sia una donna ma è alleata con Orban, esempio del più bieco maschilismo, un governo Meloni andrebbe in pezzi nel giro di pochi mesi. E se falllisce lei fallisce l’Italia”.