Ultimo impegno ufficiale ed internazionale per il premier Mario Draghi, volato a New York lunedì 19 settembre. L’ex numero uno della Bce, dal Palazzo di Vetro, ha fortemente condannato la Russia ed ha ribadito che l’Italia resterà protagonista della Ue e della Nato. “Aiutare l’Ucraina a proteggersi non è stata soltanto la scelta corretta da compiere. È stata l’unica scelta coerente con gli ideali di giustizia e fratellanza che sono alla base della Carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni che questa Assemblea ha adottato dall’inizio del conflitto, ’Italia continuerà a essere protagonista della vita europea, vicina agli alleati della NATO aperta all’ascolto e al dialogo, determinata a contribuire alla pace e alla sicurezza internazionale. Sono gli stessi principi e obiettivi che ispirano le Nazioni Unite, che è necessario e urgente difendere oggi”.
Draghi chiude il suo intervento rassicurando gli alleati e condannando fortemente l’ultima provocazione di Mosca: “Finora la Russia non ha dimostrato di volere la fine del conflitto: i referendum per l’indipendenza nel Donbass sono un’ulteriore violazione del diritto internazionale che condanniamo con fermezza” – cita anche Gorbaciov – “Ci possa essere un futuro in cui la Russia torni al rispetto dei principi che scelse di sottoscrivere nel 1945. Un mondo diviso in blocchi, attraversato da rigide demarcazioni ideologiche e contrapposizioni militari non genera sviluppo, non risolve problemi”.
Inoltre, il presidente Draghi è stato premiato come “Statista dell’anno”.


