Dopo l’incontro tra Carlo Calenda e la premier Meloni, il governo è pronto a prendere in considerazione tutte le proposte avanzate dal leader di Azione. Il faccia a faccia ha creato però dei malumori nella maggioranza, a storcere il naso in primis, Silvio Berlusconi che torna a farsi sentire: “Chiederemo alla maggioranza un impegno ulteriore sulla detassazione dei nuovi assunti” e “per aumentare le pensioni più basse, gravemente erose dall’inflazione”. Forza Italia, garantisce il Cavaliere, “darà un contributo concreto e qualificato alla scrittura di un testo che affronti l’emergenza più grave, quella del caro energia, ma che deve cominciare a disegnare l’Italia del futuro”.
Per i Pentastellati, Calenda, fa già parte della maggioranza, ma il diretto interessato subito precisa: “Quante dietrologie su un fatto così normale: l’opposizione che propone alternative sulla legge di bilancio. Abbiamo dimenticato come si lavora in democrazia”.
Il Partito Democratico invece, prepara già le contromisure: il segretario Letta al Nazareno ha aperto le consultazioni con le associazioni di commercianti e artigiani, poi con i sindacati e Confindustria: “È solo un decreto che serve a far passare i prossimi tre mesi – punta il dito il leader dem -. Non c’è alcuna dimensione di programmazione annuale. Questo orizzonte a breve termine è desolante, taglia su servizi e sanità, fa ancora e sempre cassa sui poveri. Si chiama iniquità e ingiustizia sociale”.
Si mobilitano Cigl e Uil, la Cisl invece si oppone allo sciopero e punta al confronto fissato per il 7 dicembre, tempi ristretti, visto che il testo arriverà in Aula alla Camera solo il 20 dicembre.
Matteo Renzi: “Trovo surreali le critiche che vengono mosse al Terzo Polo perché Calenda ha presentato alla Presidente Meloni delle proposte alternative e degli emendamenti. Per noi fare l’opposizione significa avanzare proposte alternative credibili: è vero che quando Meloni era all’opposizione non si comportava così e anzi ci attaccava in modo superficiale e qualunquista, ma il fatto che lei sbagliasse oggi non rileva: noi abbiamo a cuore le Istituzioni e facciamo tutto quello che serve per renderle più civili”.