Gli automobilisti italiani a Pasqua dovranno fare i conti con il caro benzina. Il costo si alza a due euro al litro. I rincari sono dovuti al taglio della produzione di petrolio deciso dal cartello dei Paesi produttori, l’Opec+, che ha fatto schizzare le quotazioni internazionali. Il Codacons interviene e registra casi n cui sfiora anche i 2,5 euro al litro in autostrada, mentre sulle isole la soglia è di 2,1 euro al litro con rincari di +6,5% in più rispetto allo scorso anno.
La rilevazione del governo è stata effettuata su 18mila impianti di carburante. Aumentano dunque le spese per le festività pasquali con un ammontare di costi per la benzina verde di circa 120 milioni di euro.
Il greggio viaggia ormai oltre gli 80 euro al barile. Si risparmia con la benzina self service che è a quota 1,872 euro al litro (+7 millesimi, compagnie 1,876, pompe bianche 1,863), mentre il gasolio è a 1,771 euro al litro (+2 millesimi, compagnie 1,776, pompe bianche 1,760). Sulle autostrade si spende di più: la benzina self service è a 1,937 euro al litro, con il servito che supera appunto i 2 euro. E anche il gasolio al self service è a 1,852 euro al litro, ma al servito vola a 2,128 euro al litro.
Il Ministero divulga i dati sui costi della benzina in modalità servito: 2,499 euro al litro sulla A21 Torino-Piacenza, sulla A1 Milano-Napoli l2,449 euro al litro, sulla A13 Bologna-Padova si spendono 2,399 euro al litro per la verde, 2,456 euro al litro per il diesel. Sulla A22 Brennero-Modena un litro di benzina costa fino a 2,439 euro, il gasolio 2,389 euro; sulla A14 Bologna-Bari-Taranto (2,392 euro al litro la benzina in modalità servito, 2,449 euro il gasolio) e sulla A15 Parma-La Spezia (verde 2,349 euro, diesel 2,449 euro).


