Tragedia nel mondo della pallavolo dopo il suicidio della sportiva 18enne, Julia Ituma, avvenuto dal sesto piano di un hotel di Istanbul. Il giovane corpo trovato riverso poche ore dopo la disputa della partita giocata con la squadra dell’Igor Novara, nei quarti di finale di Champions League contro l’Eczacibasi Istanbul, ha seminato choc tra i familiari e le compagne di squadra.
Descritta come una ragazza fragile, Julia era stata ripresa poche ore prima del folle gesto, seduta sul pavimento del corridoio dell’albergo. Si cercano intanto le risposte di quanto accaduto, in un video che la ritrae vagare per l’hotel con il cellulare in mano. E’ proprio lo smartphone ora sequestrato, l’oggetto al vaglio degli inquirenti, consapevoli che la pallavolista lo avesse usato in camera e convinti che in esso esista la spiegazione dell’accaduto.
La polizia di Istanbul ha anche disposto i necessari esami autoptici su Julia. Intanto su tutti i campi di pallavolo verrà osservato un minuto di silenzio nelle gare giocate fino a domenica. La Federvolley esprime il suo cordoglio: “Siamo sgomenti – afferma il presidente Fipav, Giuseppe Manfredi -. Piangiamo la scomparsa non solo di un grande talento ma soprattutto di una meravigliosa ragazza che abbiamo visto crescere”.