Sono passati 38 anni dalla tragedia dell’Heysel (Belgio). Era il 29 maggio 1985, in Belgio, durante la finale della Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, a seguito di scontri e successivo cedimento di un muro dello stadio, persero la vita 39 persone, oltre 600 i feriti. Gli italiani rimasti uccisi furono 32, una pagina nera del calcio europeo, macchiato con il sangue di poveri innocenti. Organizzato un evento a Coverciano per ricordare le vittime.
La Juventus, sulle pagine ufficiali del proprio sito ha così commentato: “C’erano due squadre, pronte a una Finale di Coppa dei Campioni, attesa da tutta Europa. C’era uno Stadio in Belgio e una notte che doveva essere di festa. C’erano migliaia di persone, quella notte, all’Heysel, migliaia di occhi che non vedevano l’ora di emozionarsi per una grande partita. C’erano 39 di loro che, quella partita, non la videro mai. Da quel giorno del 1985 per noi la parola “Heysel” è sinonimo di sgomento, irrazionalità, di eventi vertiginosi in una notte scellerata. Il 29 maggio è una data in cui quella ferita torna a fare male, e sappiamo bene che non smetterà mai. Ci stringiamo nel ricordo uniti alle famiglie e a tutti i cari di quelle 39 persone innocenti. Che c’erano, e non smetteranno mai di essere insieme a noi”.