Un feretro che lascia la ferita a Senago ed in un’Italia intera. A S.Antimo (Napoli), i funerali di Giulia Tramontano avvenuti in forma privata, hanno visto ieri un lungo corteo giunto con fiori e ceri, davanti all’abitazione della ragazza scomparsa.
Un lungo applauso ha accompagnato la bara ed uno striscione con la scritta ‘L’amore regala non priva. Protegge e non uccide’, è stato affisso davanti alla chiesa di Santa Lucia, dove c’è stato l’ultimo saluto. Palloncini e donne in maglietta bianca con la scritta ‘Thiago’, il nome del bimbo che Giulia avrebbe dovuto dare alla luce, salutano Tramontano per l’ultima volta.
Tra il gonfalone esposto in Chiesa della Regione Campania, il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, ha descritto Giulia come “una testimone, una martire perchè portava la vita dentro di sè”.
“Nel pieno rispetto per la scelta di celebrare funerali in forma privata, rivolgo un abbraccio alla famiglia di Giulia Tramontano e all’intera comunità di S.Antimo che si è ritrovata unita dopo questo dramma che ha colpito ciascuno di noi. Da parte delle Istituzioni, massimo impegno per proseguire il percorso di prevenzione e ascolto per le donne vittime di violenza”, ha detto il sindaco metropolitano di Napoli, Gaetano Manfredi.
Intanto una panchina rossa è stata installata davanti alla sede di Regione Lombardia in segno di lutto e vicinanza alla famiglia di Giulia nel giorno in cui ci sono stati i funerali della ragazza, posizionata all’ingresso istituzionale di Palazzo Lombardia in via Restelli. Da oggi e per l’intera settimana, con la ripresa dell’attività lavorativa, la panchina verrà spostata nel centro della piazza Città di Lombardia.


