Una malattia fulminante dopo un breve ricovero in ospedale a Roma. Così si è spento il giornalista e scrittore Andrea Purgatori.
Aveva 70 anni ed il suo volto è associato a tanti programmi televisivi e dossier in cui si è adoperato nel giornalismo di inchiesta.
La sua carriera è iniziata nel 1991, scrivendo il film ‘Il muro di gomma’ ricostruzione dell’inchiesta da lui stesso condotta sulla strage di Ustica.
Un legame, quello con il mondo della macchina da presa, mai tramontato: è apparso come attore in più episodi della serie televisiva Boris, nei film di Carlo Verdone ‘Posti in piedi in paradiso’ e ‘L’abbiamo fatta grossa’ e nei film di Alessandro Aronadio ‘Due vite per caso’ e ‘Orecchie’ oltre che nella serie televisiva 1993. Nell’autunno del 2022 è stato protagonista della docu-serie Netflix Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi.
Si è cimentato come sceneggiatore de ‘Il giudice ragazzino’ (1994) e ‘L’industriale’ (2011). Ha ottenuto tra gli altri il Nastro d’argento 1992 per il miglior soggetto con Il muro di gomma, il Premio Hemingway di giornalismo nel 1993, il Premio Crocodile – Altiero Spinelli per il giornalismo nel 1992, il Globo d’oro 1994 per la miglior sceneggiatura con Il giudice ragazzino e nel 2009, con Marco Risi e Jim Carrington, si è aggiudicato il premio Sergio Amidei per la miglior sceneggiatura internazionale con il film Fortapàsc.
Giornalista professionista dal 1974, è stato inviato fino al 2000 del Corriere della Sera. Tanti i suoi reportage su mafia, terrorismo internazionale, sui conflitti in Libano (1982) e nella Guerra del Golfo (1991) e sugli ‘anni di piombo’, compreso il Caso Moro. Note le sue collaborazioni anche su l’Unità, Vanity Fair, The Huffington Post e Le Monde diplomatique.
In tv Purgatori è approdato nel 1999, in Rai, come autore e conduttore di ‘Uno di notte’, fino a condurre su La 7 la nuova edizione di Atlantide, nel 2017-18.
Saggista di comprovata esperienza con ‘A un passo dalla guerra’ (1995), ‘Il bello della rabbia’ (1997) e ‘I segreti di Abu Omar’ (2008), nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo: “Quattro piccole ostriche” (edito da HarperCollins).


