Mancano cinque giorni per la visita ufficiale di Giorgia Meloni alla Casa Bianca. La premier italiana è attesa a Washington e dagli Usa si sottolinea come Jo Biden e Meloni siano più vicini di quanto si pensi. Insieme discuteranno di Ucraina, Cina, della difesa della democrazia e di relazioni economiche.
La visita è preparatoria all’assunzione dell’Italia, della presidenza del G7, prevista il prossimo anno. Ruolo chiave da un punto di vista geopolitico, ribadendo comunque il legame del Paese alla comunità europea e transatlantica.
“L’ascesa di Giorgia Meloni – scrive in un lungo articolo Valbona Zeneli, docente di Sicurezza nazionale – ha rappresentato una rottura importante con il recente passato del Paese. All’inizio la politica del suo partito aveva suscitato incertezza e preoccupazione riguardo a come” l’Italia “avrebbe affrontato la questione della cooperazione transatlantica”. Ma le azioni di Meloni hanno “chiaramente mostrato un impegno pragmatico e non ambiguo sulle relazioni transatlantiche”.
“Meloni – continua l’articolo – non è stata ambigua verso le autocrazie e, cosa ancora più importante, ha ribadito il sostegno all’Ucraina e chiesto alla Russia di rendere conto della sua aggressione non provocata”. “La chiarezza della sua posizione – si legge – contrasta con le posizioni a volte più ambigue di alcuni partiti della sua coalizione”.
Biden attende di conoscere il punto di vista italiana sugli accordi strategici con la Cina per la “nuova via della Seta”, che entro fine anno andranno rinnovati o annullati. Naturalmente gli Gli Stati Uniti si aspettano che l’Italia chiuda la partnership con Pechino, dal momento che “l’Italia, nel 2022 era il secondo partner europeo più grande, dopo la Germania, con più di 50 miliardi di dollari di esportazioni”.


