Indignazione a Cesa (CE), dopo la grande manifestazione di legalità tenutasi venerdì scorso (28 luglio). L’amministrazione comunale, capitanata dal sindaco Enzo Guida, ha inaugurato su di un bene confiscato alla camorra, una piazzetta e un orto sociale, in via Rosa Parks, dedicati rispettivamente ad Emanuela Loi (agente di scorta del giudice Borsellino) ed Angelo Vassallo (sindaco di Pollica). Un segnale forte, chiaro e deciso, a chi, in spregio delle leggi e del vivere civile, ha scelto di muoversi nelle melmose acque dell’anti – Stato. La fascia tricolore, ha subito stigmatizzato una becera satira comparsa sui social; un’istantanea blasfema, trasformata in vignetta che immortala il primo cittadino ed il parroco don Giuseppe Schiavone, intento a benedire l’area inaugurata, con delle frasi raccapriccianti e fuori luogo.

Nel completo anonimato l’autore o gli autori di tale “opera”, hanno messo in piedi uno “scherzo” di cattivo gusto che non va sottovalutato, ora più che mai, la guardia va tenuta alta, gli organi competenti sono a conoscenza delle criticità dei territori e di quanto un’iniziativa del genere possa aver dato fastidio a qualcuno. Grande coraggio, senso del dovere e peso della fascia che indossa, ha mostrato il sindaco Guida che dal palco ha ribadito il nome del clan (Mazzara) e sottolineato che in quella zona lo Stato ha vinto.



