Donna entra nel ristorante Ginger People&Food di Agrigento, guarda il menu e chiede se la proprietaria sia di colore. Alla risposta affermativa si alza e rifiuta di cenare.
Lo conferma la cameriera dell’attività gestita da Carmelo Roccaro, referente della cooperativa sociale Al Kharub che gestisce il locale. L’uomo non accetta l’episodio e dà luogo al suo sfogo su Facebook: “Sei entrata di fretta, con il tuo compagno, capelli brizzolati. Sei stata accolta con il sorriso dalla nostra Karima, addetta di sala, giovane ragazza di seconda generazione, grande lavoratrice, che ti ha fatto accomodare dove volevi tu. Dopo qualche minuto ti ho visto alzare da tavola, disturbata, e dirigerti verso l’uscita. Ti sono venuto incontro per capire cosa stesse succedendo ma non mi hai degnato di uno sguardo.Ginger è cibo d’Africa e di Sicilia e, soprattutto, vita e storie di donne e di uomini”.
La Chef della discordia, nonchè socia dell’attività, è Mareme Cisse, descritta da Roccaro come “innovativa, creativa, energica esperta di spezie”.
Roccaro ne elogia l’intraprendenza culinaria nell’unire tradizione ed innovazione di due culture, poi rivolge il suo appello alla donna che ha discriminato luogo e persone: “Io non conosco chi sei, la tua storia…so solo che ho sentito una grande tristezza nel cuore”.
Poi, per non generalizzare e far capire quanto sia importante il rispetto dell’altro, continua: “Ci invitano continuamente in Italia e all’estero per presentare il nostro progetto o far conoscere la nostra cucina, alcune università e giornalisti italiani e stranieri ne hanno fatto un esempio di buone prassi. Certamente non stiamo riuscendo a cambiare il lato nero dell’anima di quelli come te, ma forse stiamo facendo emergere quello, più subdolo e profondo, dell’anima di quegli altri”.


