Nubifragi continui in Lombardia e polemica riapertura scuole. Giungono a disputa Comune di Milano e Regione per la riparazione degli edifici scolastici danneggiati dal nubifragio dello scorso luglio.
Al centro della discussione i fondi regionali stanziati per 45 Comuni lombardi. Palazzo Marino non ha infatti scelto la procedura di ‘somma urgenza’, ma chiede comunque sussidi regionali per i lavori.
Mentre il Comune accerta e documenta i primi interventi eseguiti, la vice sindaca milanese Anna Scavuzzo, commenta: “Bene che sia stato accordato il ristoro integrale dei fondi richiesti da 45 Comuni. È necessario che anche per le scuole milanesi si faccia lo stesso, ristorando al 100% le risorse investite per mettere in sicurezza le strutture dopo i danni provocati dal nubifragio”.
A Milano sono infatti oltre 300 le scuole danneggiate, dalla calamità naturale, ovvero più della metà del totale.
“La procedura di ‘somma urgenza’ è una possibilità, come ve ne sono altre – continua – Non vuol dire che i nostri interventi attivati secondo altre procedure, siano stati meno urgenti”.
Eppure la priorità regionale sarà data ai Comuni che hanno attuato la procedura di somma urgenza, come fa sapere Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza: “Ovviamente, poi verranno prese in considerazione le istanze presentate dai Comuni per interventi attivati sotto altra forma. Il nostro obiettivo è solo uno: fare il possibile per riaprire scuole e asili per l’inizio dell’anno scolastico. Ci stiamo muovendo in questa direzione”.


