Regolamento Oepac e gestione dei nidi convenzionati con il Comune di Roma. Sono 370 le strutture affidate in concessione o a privati e 179 i nidi convenzionati. Questi ultimi però, sono sul piede di guerra a causa di mancati pagamenti e della carenza di personale.
Da qui l’allarme di Goffredo Sepiacci, presidente di Aninsei, associazione nazionale aderente a Confindustria che lamenta un “Comune in ritardo su tutto, soprattutto sul rimborso delle rette”.
Economia e organizzazione deficitaria per gli istituti educativi che il 4 settembre hanno accolto circa 17.000 bambini. Per ognuno di loro iscritto a un nido convenzionato, l’amministrazione spende circa 840/860 ogni mese, ma è in ritardo di almeno tre mesi sui rimborsi. Mancano educatrici per i piccoli da 0 a 3 anni, tanto che per 60 bambini, invece di 15 educatrici, ce ne sono la metà.
La pecca sta nella mancata convocazione di personale per sopperire a pensionamenti, trasferimenti e contratti scaduti, ragion per cui i piccoli alunni non possono restare al nido per 8 ore di fila, fin dal primo inserimento.
Il Comune dal canto suo, predispone l’assunzione di 50 educatrici a tempo indeterminato per i nidi e le scuole d’infanzia comunali. Lo ha fatto nella giunta del 1° settembre, proprio per rafforzare l’organico composto già da 600 unità assunte tra il 2022 e il 2023, rispondendo al grido di aiuto dei nidi stessi.


