Un breve scambio di messaggi su Instagram per sentirsi familiari. Dai social al bar l’incontro tra una 16enne di Guidonia ed un 25enne marocchino è stato breve.
A fine agosto, dopo un po’ di frequentazione online, l’adolescente ed il ragazzo avevano deciso di vedersi dal vivo, ma l’episodio è stato tutt’altro che una piacevole sorpresa.
La ragazza è stata portata in un parco a Villalba di Guidonia, comune alle porte di Roma, dove ha subito violenza.
Si era seduta su una panchina della Villa insieme al suo conoscente. Tutto sembrava tranquillo, quando dopo una manciata di chiacchiere la minorenne è stata afferrata di scatto dal giovane che l’ha abusata .
Con scaltrezza la ragazzina è riuscita a divincolarsi dopo la violenza ed in lacrime è fuggita, ma ha vissuto nel terrore delle minacce del ragazzo di nove anni più grande di lei. Le aveva intimato di non rivelare nulla dell’abuso.
La minorenne però non è riuscita a trattenere tutto dentro e si è confidata con una cugina ed un’amica. Da qui, su loro consiglio, è scattata la forza di denunciare ai familiari prima, e alle autorità poi, quanto accaduto.
Per lei si è aperta un’indagine con audizione protetta. Durante i colloqui la ragazza ha ricostruito attentamente ogni momento dell’abuso, dando modo agli inquirenti di acquisire le dovute prove per l’attività investigativa.
La ricostruzione dei fatti è avvenuta dopo più di un mese, grazie alle indagini condotte dalla Polizia di Stato e dalla Procura di Tivoli, impegnate sul caso.
Nonostante la lunga ricerca, gli agenti di Tivoli alla fine, sono riusciti a rintracciare il giovane nel quartiere di Villalba. Si sono serviti di apparati tecnologici per arrivare alla cattura e all’arresto del 25enne che ora si trova in carcere.


