21 candele deposte nel luogo del tragico incidente a Mestre insieme a peluche, fiori e ghirlande per ricordare quella che, senza dubbio, è una delle più grandi tragedie del territorio. Ieri una manifestazione commemorativa in ricordo delle vittime è stata organizzata dal comitato Buongiorno Maghera: una lenta camminata fino al luogo dove il pullman è precipitato dal cavalcavia per deporre un fiore e recitare una preghiera. “Potevamo esserci noi a bordo di quell’autobus. Siamo sconvolti”, afferma Alvise Ferialdi, presidente del comitato.
I rimpatri delle salme dovevano iniziare nella giornata di sabato ma, a causa della complessa documentazione necessaria al rilascio del passaporto mortuario, dovranno attendere ancora un pò e, forse, solo nella giornata di oggi potrebbe iniziare la procedura.
Non manca il pensiero del prefetto di Venezia Michele Di Bari rivolto ai parenti delle vittime coinvolte nella tragedia: “I parenti delle vittime sono distrutti dentro, hanno un dolore immenso, sono anime che appaiono davvero perdute e questo spiega perché la vicinanza delle istituzioni deve essere sempre più prossima. I parenti non solo non si spiegano la tragedia ma anche per la modalità con cui si è consumata li lascia basiti e attoniti”.
E mentre si attende l’esito dell’autopsia effettuata sul corpo dell’autista del pullman uno dei 15 feriti è stato dimesso: si tratta di un tedesco di 33 anni. Passa così a 14 il numero di feriti ricoverati negli ospedali in seguito all’incidente e resta stabile a 9 il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva tra cui un minore.