Anche l’Università La Sapienza di Roma si accende del movimento pro palestinese. Nella giornata del 10 ottobre gli studenti scendono in corteo per protestare contro la scelta della rettrice Antonella Polimeni. La sua proposta di votare una mozione a sostegno di Israele ha suscitato striscioni di risposta con la scritta “Intifada fino alla rivoluzione”.
I ragazzi hanno cercato di superare la vigilanza dell’ateneo per entrare nell’aula di votazione, ma sono stati respinti da alcuni agenti in borghese che hanno così acceso il disordine.
I collettivi radicali “Cambiare Rotta” e “Zaum – Zone autorganizzate università e metropoli” anche qui sono alla guida della manifestazione pro Palestina.
Mentre la rettrice conferma la sua volontà di far passare un messaggio di pace contro la guerra, esprimendo profondo cordoglio per tutte le vittime e vicinanza agli studenti delle università israeliane, le frange studentesche di protesta, ricordano in corteo gli oltre 75 anni di apartheid stabilito da Israele sui territori palestinesi.
Le ragioni degli studenti sono le seguenti: “Non siamo sorpresi della mozione promossa in seduta straordinaria e riteniamo che le parole utilizzate nel comunicato della Sapienza rivelino tutta l’ipocrisia del nostro ateneo, proprio mentre continua a mantenere in vigore accordi criminali con le industrie belliche e con le università israeliane, come il Technion di Haifa che progetta i bulldozers D9 con i quali Israele demolisce le case dei palestinesi”.