Oggi, 16 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2023 che ha come slogan “L’acqua è vita, l’acqua è cibo. Non lasciare indietro nessuno” che pone l’accento sulla difficile situazione di 2,4 miliardi di persone che vivono in paesi con un grave stress idrico.
La giornata, celebrata in più di 150 paesi, diventa punto di incontro tra governi, imprese e organizzazioni della società civile e pubblica per combattere insieme la fame e aumentare la consapevolezza sulla gestione di un bene prezioso come l’acqua anche all’interno di sistemi agroalimentari.
L’evento principale della giornata si è svolto presso la sala Plenaria della Fao a Roma dove è intervenuto anche il presidente Sergio Mattarella che ha sottolineato come ci sia un preoccupante ritardo nel proseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.
“Oggi la sua scarsità o assenza è sempre più alla radice di povertà e conflitti e richiede di affrontare con determinazione e altrettanto ingegno la gestione sostenibile di un bene essenziale, che è al tempo stesso strumento di pace e moltiplicatore di benessere. L’accesso all’acqua – continua Sergio Mattarella – è un diritto fondamentale, oggi troppo spesso a rischio, anche per effetto del cambiamento climatico che vede la desertificazione di aree sempre più estese del pianeta. La sfida per vincere la piaga della fame, un imperativo morale, prima ancora che socio-economico, può e deve essere vinta rimettendo al centro l’impegno multilaterale, la capacità delle Nazioni Unite di operare una sintesi efficace del capitale umano, tecnologico e finanziario dei singoli Stati impiegandolo laddove è più necessario, creando in tal modo uno sviluppo durevole. È un impegno che la Repubblica Italiana sostiene attivamente.”
Qualche parola del presidente anche sulla “scellerata” decisione di Mosca presa nel mese di luglio di uscire dall’accordo sul grano: “E’ un delitto trasformare cibo e acqua in strumenti di conflitto”.
I dati
Sono circa 600 mila le persone che dipendono da sistemi alimentari basati soprattutto sull’acqua e che devono difenderla da inquinamenti, degrado e gli impatti del cambiamento climatico. Di tutta l’acqua presente sulla Terra, solo il 2,5% è dolce e, di questa, la maggior parte (72%) viene utilizzata per l’agricoltura. Stando a quanto riporta la Fao entro il 2050 la domanda mondiale di acqua aumenterà del 35% e, quindi, è necessario combattere gli sprechi considerando che ogni anno un miliardo di tonnellate di generi alimentari viene gettato via con conseguente spreco di risorse preziose come l’acqua per la sua produzione.
“Come tutte le risorse naturali, l’acqua dolce non è infinita”, osserva la Fao, e “la rapida crescita della popolazione, l’urbanizzazione, lo sviluppo economico e il cambiamento climatico stanno sottoponendo le risorse idriche del pianeta a uno stress crescente.“


