Sarà un corso dalla durata triennale, quello della futura Accademia dell’Arte Presepiale Partenopea, che consentirà agli studenti di apprendere gli antichi segreti della nobile arte.
La lavandaia, la zingara, il cacciatore, il pescatore, il pastore Benino, con i loro tratti iconici e distintivi, sono solo alcune delle figure del tradizionale presepe napoletano del ‘700 che rappresentano l’anima della città partenopea.
Il progetto dell’Accademia dell’Arte Presepiale Partenopea è stato proposto dalla Fondazione “Con il Sud” nell’ambito del più ampio accordo di collaborazione con il Comune di Napoli alla National Italian American Foundation in occasione del suo 48° anniversario alla presenza del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la sua frist lady Jill. Attraverso una campagna internazionale di fundraising, promossa dalla stessa fondazione nazionale italo-americana, si parte con un investimento di 300 mila euro per dar vita all’accademia.
Gli obiettivi dell’accademia sono diversi: creare nuove opportunità di lavoro per i giovani, dare continuità al mestiere dei maestri del presepe, che rischia di scomparire, e alimentare l’interesse e il flusso turistico verso questa nobile e antica arte. Il piano di studi dell’accademia sarà composto da corsi pratici come scenografia, scultura e pittura, miniatura e sartoria e corsi teorici di storia dell’arte presepiale, teoria e tecniche degli strumenti e gestione della bottega.
Il progetto, che nasce in sinergia con la chiesa di Napoli nell’ambito del patto educativo promosso dall’Arcivescovo Don Mimmo Battaglia, consentirà all’accademia di avere sedi diffuse tra cui una all’interno del Convento di San Gregorio Armeno.
“Il futuro di Napoli – afferma il sindaco Gaetano Manfredi – si costruisce valorizzando le tradizioni e creando opportunità per i giovani sottraendoli alla marginalità sociale. Questo accordo va in tale direzione. L’arte presepiale viene rinnovata trasferendo antiche conoscenze con una scuola per le nuove generazioni. Massima è l’attenzione della nostra amministrazione nei confronti di San Gregorio Armeno, che abbiamo tutelato destinandola solo ed esclusivamente alla produzione e vendita di pastori e presepi. A fine novembre inoltre ospiteremo in città una convention dell’Unesco finalizzata anche a mettere in vetrina questa straordinaria capacità artigianale dei maestri presepiai”.
Inizialmente le attività formative saranno rivolte a 20 ragazzi selezionati tramite la rete territoriale di scuole, parrocchie, associazioni di categoria e terzo settore e, successivamente, attraverso appositi bandi. Un ruolo attivo spetterà ai maestri di San Gregorio Armeno che saranno docenti esperti dell’accademia.