Tra la notte di sabato 28 e domenica 29, alle 3:00 di notte, le lancette come da consuetudine andranno spostate un’ora indietro per il ritorno dell’ora solare.
A lungo si è discusso della possibilità di eliminare l’ora solare e di fare rimanere in vigore, anche nel periodo invernale, l’ora legale che consente di recuperare ore di luce nelle fasce serali.
A tal proposito sono arrivati i dati di Terna, società che gestisce e analizza i consumi di rete in Italia, che hanno messo in mostra i benefici economici legati a l’ora legale. Dal 2004 al 2023, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,3 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,1 miliardi di euro.
Nei sette mesi del 2023, in cui l’ora legale è stata attiva, il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 370 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie. Il tutto si traduce in un risparmio economico di circa 90 milioni di euro.
I benefici legati all’ora legale non riguardano solo l’economia e i consumi ma anche l’ambiente: il minor consumo elettrico ha evitato la diffusione di circa 180mila tonnellate di CO2 nell’atmosfera.
Quindi, in un’ottica di maggiore attenzione all’ambiente e di risparmio energetico, sarebbe indicato che i Paesi europei optassero per l’adozione dell’ora legale tutto l’anno.


