Scatterà dal 21 novembre la delibera Agcom, autorità garante delle comunicazioni, per il blocco della navigazione in internet su determinati siti volto alla tutela dei minori.
I minorenni in possesso di uno smartphone, che secondo la Società Italiana Cure Primarie Pediatriche della Lombardia sono il 58,4% solo tra i 6 e i 10 anni, non potranno più navigare in qualunque angolo della rete.
Dalla data del 21 novembre l’accesso ad otto categorie di siti ritenuti inappropriati verrà automaticamente bloccato su tutte le sim card intestate ai minori mentre, per le sim intestate ai maggiorenni, si potrà richiedere il blocco in un secondo momento.
Le otto categorie interessate dal blocco minori saranno: siti che promuovono e supportano la vendita di armi o articoli correlati, siti che promuovono gioco d’azzardo e scommesse, i siti che presentano o promuovono violenza o lesioni personali, i siti di intolleranza e odio, siti che sostengono pratiche che possono danneggiare la salute come pratiche di anoressia, bulimia o uso di droghe, siti legati a sette religiose e siti con contenuti pornografici.
Resta escluso dal blocco la pubblicità che questo tipo di siti possono promuove attraverso altri canali come i social network su cui la delibera di Agcom non poteva intervenire.
Una volta raggiunta la maggiore età il blocco internet potrà essere rimosso facendo richiesta al proprio operatore telefonico tramite le credenziali Spid.
In teoria, già dal 2020, tutte le società di telefonia avrebbero dovuto fornire agli utenti servizi di parental control completi e gratuiti, che resteranno ovviamente disponibili, ma che non hanno sortito l’effetto desiderato.