Frattamaggiore(NA). Altro consiglio comunale convocato su argomenti di ordinaria amministrazione relativi al settore finanziario, altra “gaffe” della maggioranza e altro harakiri del Partito Democratico con un segretario di sezione, Andrea Saviano, sempre più isolato, debole, delegittimato e costretto a restare in silenzio per evitare che i consiglieri democratici di maggioranza possano mettere in discussione il suo incarico di staff al Comune e, quindi, perdere pure lo stipendio.
Cosa è successo? Semplice. Si va in aula e la maggioranza non ha il numero legale. Il Consiglio si tiene grazie alla responsabilità del consigliere di minoranza, Luigi Vitale, che garantisce il numero legale e consente al sindaco di portare a casa l’approvazione degli atti. Tantissime assenza in maggioranza, ancora di più nel Pd che solo sulla carta vanta ben dieci consiglieri che, all’atto pratico, non votano mai compatti a dimostrazione che manca una linea di partito seria e nel gruppo consiliare vige l’anarchia. Molti assenti tra le fila democrat che avevano determinato, senza la responsabilità di Vitale, una figuraccia facendo saltare la seduta. Un campanello d’allarme che dovrebbe essere affrontato perché lo stesso consigliere D’Ambrosio, neo del Pd dopo la sua militanza storica a destra, era presente ma non ha votato nessun atto. E di fronte a questo sfascio il segretario di sezione è costretto a restare in silenzio per paura che possa essere sollevato il conflitto di interessi tra staffista del sindaco e l’incarico di segretario del Pd che non riesce proprio ad esercitare. Deve continuare a fare finta di non capire, di non vedere per tenersi stretto quel poco che ha costruito grazie alla concessione del primo cittadino e di consiglieri comunali che iniziano anche a malsopportarlo ma poi alla fine essendo un giovane nessuno vuole infierire e fargli perdere il contratto al Municipio.
Dovrebbe essere il sindaco Del Prete a rimuovere questa situazione divenuta ormai per tutti, e non solo per i consiglieri, davvero imbarazzante eppure insostenibile. Pure perché se Saviano volesse portare quanto accaduto durante l’ultimo civico consesso a Napoli, all’attenzione dei vertici provinciali del partito, certificherebbe la sua incapacità da segretario di sezione e quindi ha le mani legate e deve stare il più possibile fermo, sperando che nessuno prenda atto di cos’è oggi il Pd a Frattamaggiore. Quanto potrà ancora durare questa situazione di empasse? Pure perché il vero leader del Pd, per storia e consenso, si chiama Francesco Russo ed oggi l’ex sindaco sta cercando di dare una mano all’amministrazione e alla città assumendosi la responsabilità di un fallimento che non lo vede protagonista perché il suo gruppo sta votando tutti gli atti da mesi ed è totalmente escluso dall’amministrazione e persino dalla concertazione.
Ed anche questa situazione, so dovesse palesarsi di fronte agli organi provinciali, Saviano come può spiegare che le parti più rappresentative del Pd e del gruppo consiliare debbano votare atti in silenzio senza nemmeno conoscerli e senza nemmeno essere coinvolti nella definizione della linea e degli obiettivi? Anche questa è una situazione senza né capo, né coda, senza logica politica che, al momento, nessuno solleva sempre per evitare che le difficoltà del sindaco diventino palesi approfittando anche di un’opposizione inesistente, almeno sulle questioni serie e di contenuto.
La domanda è sempre la stessa: questo tirare a campare per quanto tempo ancora può resistere? E davvero in una città dalle potenzialità di Frattamaggiore, la politica e l’amministrazione si sono ridotte a questo livello? Un castello di sabbia che può crollare da un momento all’altro, basta che chiunque decida di rimettere la politica al centro ponendo un dietro l’altra, nelle sedi ufficiali, questioni serie politiche e amministrative. Provare, per credere.


