Il Teatro Italia di Acerra rinnova l’appuntamento con la rassegna letteraria “Un libro per amico 2.0”, un evento dedicato alla promozione della lettura ed in particolare del grande patrimonio letterario campano tradizionale e contemporaneo.
La lettura, concepita come una delle competenze cognitive più importanti nella formazione di una persona, stimola la mente, riduce lo stress, espande le nostre conoscenze e il nostro vocabolario. Per questo i giovani degli istituti superiori della città di Acerra si avvicineranno alla scrittura, attraverso la conoscenza di autori che sono addetti ai lavori in quanto giornalisti e sceneggiatori, oltre che scrittori.
Mediante una lettura drammatizzata dei testi ed il dialogo con i singoli autori, i giovani potranno capire il forte legame esistente tra scrittura e lettura, apprendendo come elaborare dei testi che sappiano comunicare le istanze del presente, raccontando anche la storia del passato.
L’iniziativa giunta al suo secondo anno, parte dai dati ISTAT del 2021, secondo cui sono aumentati sia i titoli pubblicati (+11,1% sul 2020) sia le tirature (+11,7%) di libri. Sembra che ad aver letto almeno un libro nell’ultimo anno è il 40,8% della popolazione di 6 anni e più, con un valore in linea con quello del 2020 (41,4%) e senza dubbio in calo. Il dato è ancora più rilevante se si considera che nel decennio precedente c’era stato un incremento di lettori del 10%. Sempre dai dati ISTAT i libri in casa per famiglia sono raddoppiati dal 1965 ad oggi.
Il 69,2% dei lettori legge solo libri cartacei, il 12,1% solo e-book o libri on line, lo 0,5% ascolta solo audiolibri mentre il 18,2% utilizza più di un supporto per la lettura (libro cartaceo, digitale, audiolibro).
Basandosi su questi semplici dati il calo di lettori dell’ultimo decennio è legato alla fruizione da parte dei giovani, dei social network, con la semplice lettura di brevi post se non addirittura alla visione breve di video di un minuto. Il cervello non è più allenato sulla riflessione ma su stimoli brevi.
La pratica della lettura è divenuta quindi fondamentale nella formazione dei ragazzi soprattutto perché leggere rende più forte la capacità analitica del pensiero.
Il patrimonio letterario campano spazia in tantissimi ambiti, dalla filosofia al teatro, dalla fiaba alla più contemporanea narrativa ed il Teatro Italia di Acerra che è anche Associazione culturale omonima, nella presidenza della Dott.ssa Vittoria Puzone e della direttrice teatrale Elena Fergola, promuove la lettura consapevole e creativa.
“Capisci di aver letto un buon libro quando giri l’ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico”, massima di
Paul Sweeney, accompagnerà i 5 appuntamenti moderati dalla giornalista Pina Stendardo.
La rassegna prevede attività di approfondimento sui seguenti testi:
13 Novembre – Vincenzo Sbrizzi con Napoli Negra.
Tema – Immigrazione
Sinossi: Venticinque storie di persone che hanno dovuto affrontare il mare per mettere in salvo la propria vita. Persone rapite e vendute come schiavi nel deserto. Storie vere di migranti, intervistati da Vincenzo Sbrizzi, che in comune hanno il viaggio e la sofferenza, ma anche la voglia di prendersi il futuro che hanno sempre sognato. Come Adam che è partito a 14 anni dal Mali per diplomarsi a 25 anni in Italia o come Justina che si è salvata dalla prostituzione grazie a Chris conosciuto in Libia. Come Paboy che ha rimosso completamente le settimane di tortura in Libia o come Rachelle che lì ha perso l’amore della sua vita. Come Saeid arrivato in Italia in un container o come Fata che ha visto un suo amico scomparire nella sabbia. Come Abrar picchiato a sangue tra le strade di Napoli o come Bechir che ha rischiato di morire per un problema cerebrale in attesa dei documenti. E poi le torture subite da Kebe’, da Dimitri, da Abdul o le angherie della burocrazia che i decreti sicurezza hanno alimentato. Venticinque storie di persone che vivono tutti la loro nuova vita a Napoli, città “irregolare” come loro e forse per questo l’unica capace di dargli un po’ di accoglienza.
16 novembre – Lello Marangio con Per favore non toccatemi i disabili.
Tema – Disabilità
Sinossi: Lello Marangio ritorna a parlare di disabilità con il suo stile e con il suo umorismo che ormai è diventato un marchio di fabbrica.
Il romanzo racconta la storia d’amore fra Linda e Giovanni, due vite che s’intrecciano, due ragazzi in carrozzina, che disabili non lo erano ma lo sono diventati.
Un libro manifesto che ci fa tanto ridere ma anche tanto riflettere perché con leggerezza e precisione ci mette sotto gli occhi quanto può essere complicata la vita di chi ha difficoltà fisiche. Due esistenze prima perfette, fatalmente interrotte, due cambi di direzione forzate, una grande passione che sboccia e sullo sfondo la rottura di un ascensore che rimescola di nuovo tutto.
21 novembre – Giulia Campece con Donne senza volto.
Tema: violenza sulle donne
Sinossi: Le “eroine” di Giulia Campece sono sicuramente un aiuto concreto per realizzare un’autentica coscienza dell’emancipazione femminile, e forse, chissà, sarà possibile vedere finalmente appagato il sogno-bisogno-desiderio di condivisione, complicità, integrazione reciproca tra i due sessi, nel rispetto delle diverse e specifiche individualità, maschile e femminile.
4 Dicembre – Chiara Tortorelli con Storia pettegola di Napoli.
Tema – Consapevolezza culturale e importanza della conoscenza
Sinossi: Napoli è una città intrisa di vitalità e di passione, un luogo in cui, nel tempo, i personaggi più illustri e i popolani più umili hanno contribuito insieme alla nascita di un’infinità di storie, voci e pettegolezzi. Dal Caffè Gambrinus, in cui si rifugiava Benedetto Croce, alle sfrenate serate di Marinetti; da Lenuccia, eroina della Resistenza napoletana, a Totò e Maradona: una strepitosa galleria di luoghi, persone e incontri che hanno colorito la vita di Napoli, una serie di avvenimenti difficili da trovare nei libri di storia, ma che più di molti altri hanno contribuito a formare la cultura popolare partenopea come la conosciamo oggi. Chiara Tortorelli ci conduce in questo viaggio attraverso le storie più strane, piccanti ed emozionanti del Novecento napoletano, trasformando voci e pettegolezzi in preziose testimonianze di storia e di cultura.
11 Dicembre – Luciana Esposito con Nell’inferno della camorra di Ponticelli.
Tema – Contrasto all’ illegalità
Sinossi: Le pagine del libro di Luciana Esposito sono una narrazione fatta sul campo nell’inferno della camorra di Ponticelli, diventato quartiere simbolo di ogni città, rione, quartiere, piazza in cui vige la camorra. Le storie raccontate, e perfino la mimica di certi camorristi, sono identiche in ogni quartiere, come se si tramandassero attraverso una molecola specifica di Dna. Già, proprio così. Quella molecola marca il codice identificativo dell’anima identitaria di quel tessuto sociale, stessi figli, seppure con sangue diverso, perché nati dalla stessa mamma: la camorra, che detta legge nelle terre in cui troneggia. Luciana Esposito, con il suo giornale online, Napolitan, è dentro le viscere di questo inferno, ha imparato a decifrare i codici, i comportamenti e il linguaggio delle famiglie camorriste di Ponticelli. Seguendo così l’insegnamento di due maestri e amici nella lotta alla camorra, Amato Lamberti e il giovane Giancarlo Siani.


