Napoli, topi nella scuola del Vomero: classi vuote e proteste dei genitori

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Martedì mattina la campanella dell’istituto Comprensivo “Ignazio di Loyola” del quartiere napoletano dell’Arenella, sulla collina del Vomero ha suonato a vuoto. Decine le classi della materna, primaria e secondaria che hanno deciso in segno di protesta di non entrare a causa della segnalazione di topi all’interno dell’istituto.

Infatti, da quasi una settimana alunni e insegnanti segnalano la presenza di topi all’interno dell’istituto.

Da prima con l’avvistamento di un roditore da parte di un piccolo alunno della materna e poi con il ritrovamento di escrementi nelle classi al piano terra dell’istituto.

Nonostante le varie segnalazioni la scuola è ufficialmente aperta, ma i genitori sul piede di guerra, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte dell’istituto scolastico e della successiva derattizzazione, hanno deciso di non mandare i propri figli all’interno dell’istituto.

Anche il Consigliere municipale Gennaro Acampora, da sempre molto impegnato nelle attività del territorio, ha segnalato la gravosa situazione agli organi preposti  e  sollecitato gli uffici per un rapido intervento.

In attesa di sviluppi, la situazione imperversa nella paura e nell’insicurezza. Le classi restano deserte e la refezione continua il suo regolare funzionamento. Il tutto al limite del paradosso, tra la necessità di garantire condizioni igieniche alimentare come da normativa vigente e il proliferare di escrementi tra bambini di 3 anni e poco più.

Purtroppo questa è la realtà di molte scuole napoletane, che vivono condizioni di degrado e fatiscenza e che, complice la scarsa manutenzione, spesso si traduce in servizi igienici carenti, guasti, fatiscenza e altre situazioni. Il tutto concorre a rendere l’ambiente in cui i bambini trascorrono gran parte delle loro giornate (diverse classi fanno il tempo pieno) un ambiente poco idoneo allo svolgimento di qualsivoglia attività e in cui vengono a mancare i diritti basilari dei bambini.

Pina Stendardo
Pina Stendardo
Giornalista attenta ai fermenti quotidiani, raccontati con umanità. Convinta che scrivere sia un atto d’amore e responsabilità, ama divulgare il bello dell’Arte e del sociale, proponendo una narrazione alternativa sullo spaccato culturale.

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