Aveva promesso di appoggiare la causa degli agricoltori italiani e lo ha fatto. Al Bano diventa ufficialmente il volto della campagna di protesta che le aziende agricole italiane stanno conducendo al momento.
Dopo la gag fatta a Sanremo con Amadeus scomodato sul tema prima dell’inizio della kermesse, Albano ha auspicato che proprio sul palco dell’Ariston arrivi la sollecitazione a prendere in considerazione la denuncia di una amara realtà italiana.
Lo fa avvalendosi della sua memoria storica: “Nel 1984 ero a Sanremo e ci fu il grande sciopero dei metalmeccanici e Pippo Baudo li portò sul palco. Sanremo non è un palcoscenico solo per le canzoni, ma anche il sociale ha una sua voce importante”.
Così l’artista ospite a “The Breakfast Club” su Radio Capital caldeggia la protesta dei trattori. E mentre ci si preoccupa dei probabili danni che potrebbe arrecare una simile sommossa al Festival, Carrisi, contadino da generazioni, sentenzia: “Se è giusto che blocchino le strade? E’ giusto allora far morire di fame questa gente che lavora dalla mattina alla sera senza che il governo intervenga? Nei prossimi 20 anni tutto sarà sintetico e non so cosa ne sarà degli esseri umani. Farina di grillo? E’ una tragedia, perchè cancellare la storia dell’essere umano?”.
“Gli agricoltori vogliono portare una mucca sul Palco dell’Ariston?”, ha dichiarato l’altro ieri Fiorello, “Sarebbe bellissimo”. Staremo a vedere cosa accadrà. Intanto il Coordinamento nazionale riscatto agricolo, spinge per una revisione completa della Politica agricola comune, con norme per l’erogazione dei fondi europei per l’agricoltura. Legambiente ricerca invece un dialogo sulla transizione ecologica, ribadendo che il Green Deal non è il nemico, ma l’ alleato strategico del mondo agricolo.
Le aziende agricole si stanno mobilitando anche in Italia, perchè sopraffatte da crisi economica, cambiamenti climatici e speculazioni finanziarie.