Si celebra oggi, mercoledì 7 febbraio, la Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, una data importante per sensibilizzare nei confronti di un fenomeno che continua a dilagare.
Secondo un sondaggio realizzato dal ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha raccolto le risposte di un campione di 185mile studenti italiani, risulta che il 27% degli studenti delle scuole superiori è stato vittima di bullismo mentre, l’8% di episodi di cyberbullismo.
Dati preoccupanti e in forte crescita che dimostrano come il fenomeno, nonostante le numerose iniziative di sensibilizzazione, sia ancora fortemente radicato.
La percentuale di chi ha subito episodi di violenza di questo tipo aumenta drasticamente tra le ragazze e chi si definisce “non binario”. Il cyberbullismo, nello specifico, risulta un fenomeno che colpisce maggiormente le ragazze mentre, gli episodi di bullismo, interessano maggiormente i ragazzi.
Bullismo e cyberbullismo, così come le violenze psicologiche e verbali, prendono di mira soprattutto l’aspetto fisico (79%), diventando body shaming, a seguire l’orientamento sessuale (15%), la condizione economica (11%), l’origine etnica e geografica (10.5%), l’identità di genere (9%), la disabilità (5%) e la religione (4%).
Con l’intensificarsi del fenomeno del cyberbullissmo sta cambiando anche la percezione che la Generazione Z ha di internet visto come un luogo pericoloso che necessità di maggiori controlli. Per prevenire la violenza che passa dalla rete, infatti, per 6 ragazzi su 10 sarebbe utile una maggiore regolamentazione della stessa.
La lotta contro il bullismo e il cyberbullismo richiede un’azione sinergica da parte di tutti che coinvolga attivamente istituzioni, famiglie, scuola e società civile affinché si possa creare un ambiente, virtuale o reale che sia, più sicuro e inclusivo.


