C’è finalmente una data entro la quale la bonifica di Bagnoli dovrà essere ultimata.
Entro il 2030, infatti, l’area di Bagnoli potrà finalmente essere restituita alla città di Napoli come un nuovo spazio verde e sicuro, a disposizione di tutti i cittadini. È quanto stabilito dalla cabina di regia nella sala verde della presidenza del consiglio a Roma alla presenza del ministro con delega per il sud Raffaele Fitto, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, nonché commissario per la bonifica di Bagnoli, il viceministro dell’Ambiente e sicurezza energetica, Vannia Gava, i rappresentanti del ministero della Cultura, delle Infrastrutture e dei trasporti e l’ad di Invitalia, Bernardo Mattarella.
“Il governo come in altre occasioni conferma la massima disponibilità per Bagnoli per l’individuazione delle soluzioni più idonee ad accertare la realizzazione degli interventi.” – ha affermato Fitto.
Il ministro, quindi, ha dato l’ok per accedere ai finanziamenti necessari per procedere con la bonifica. La famigerata colmata, che tanto ha fatto discutere, pare proprio che rimarrà lì dov’è dopo essere stata messa in sicurezza fungendo da piazza a mare e una darsena naturale per un possibile porto. Rimuovere completamente la colmata, infatti, comporterebbe una movimentazione di 300 o 400 camion al giorno per diversi anni per portare i detriti da una parte all’altra. La messa in sicurezza della colmata senza la rimozione, inoltre, porterebbe ad un ampio risparmio economico pari a 280 milioni di euro.
Il progetto di bonifica di Bagnoli resta uno dei più complessi d’Europa e diventa simbolo di speranza per il futuro di Napoli rappresentando un importante passo verso la riconversione di aree industriali dismesse in nuovi spazi di sviluppo sostenibile.


