”Non sono abituata ai primi posti; la mia comfort zone è l’ultimo”, ripete in sala stampa Loredana Bertè che a Sanremo festeggia con ‘Pazza’, 50 anni di carriera.
“Volevo ringraziarvi tutti tanto tanto”, dichiara alle 2.30 di notte. “Meno male che l’altra sera era già sdraiata a letto e dunque non mi sono fatta male, perché sarei svenuta all’annuncio. Avevo pensato di chiamare la Clerici per farmi dare due fornelli e così farvi una pasta gigante, come facevo a Andy Warhol”.
A 73 anni Lady rock con i suoi capelli blu, le minigonne ostentate, i tronchetti ai piedi e occhiali piumati a farle da decorazione, dedica il successo a tutte le donne, oltre che a Mimì, nome della sorella scomparsa con cui è intitolato il premio da lei vinto.
Voleva arrivare in fondo per poi andare all’Eurovision, ma non è andata così per Loredana che negli anni ha saputo reinventarsi affacciandosi nelle vite delle nuove generazioni.

Del brano portato alla 74 esima edizione del Festival lei stessa dice: “Sapevo che ‘Pazza’ era la canzone giusta e volevo che diventasse di tutti, del pubblico che non ha mai smesso di seguirmi e già dalla prima sera è successo”.
La canzone definita “la sua Guernica” intanto ha guadagnato voti. Amadeus l’ha amata al primo ascolto e Loredana gli è grata. Il pezzo passerà sicuramente in radio e diventerà un manifesto femminista perché ha carica, resilienza e rinascita insieme, proprio come la storia personale ed artistica di Loredana che debuttò giovanissima con Mimì e Renato Zero, in us scena musicale già allora difficile.


