Un processo penale di ben otto settimane contro Donald Trump, ex presidente Usa, accusato a New York di aver pagato in nero nel 2016, la pornostar Stormy Daniels perché nascondesse in piena campagna elettorale di aver avuto un rapporto intimo con lui in un torneo di golf. In cambio del favore sessuale, Trump aveva promesso all’ex spogliarellista una partecipazione in una trasmissione tv, poi mai avvenuta.
Lo scandalo sessuale coinvolge l’ex volto dell’America, proprio come accadde con Bill Clinton e Monica Lewinsky. L’impeachment 25 anni dopo sembra ripetersi. Dal 1998 al 20016 non è cambiato poi molto: sesso e potere si sono rivelati un binomio pericoloso che non può coesistere, soprattutto se si parla di politica e campagne elettorali. Per Clinton lo scandalo rappresentò una discesa tremenda da un punto di vista reputazionale, che gli costò pian piano l’uscita di scena. Il Tycoon sembra invece non accusare il colpo, almeno apparentemente ed intende trasformare il tribunale in manifesto elettorale per convincere gli americani a votarlo per l’ascesa alla Casa Bianca. Quella che per lui è una “interferenza elettorale” o “processo farsa” lo imputa di 34 reati, tra cui aver falsificato i documenti finanziari per coprire il pagamento in nero all’attrice porno Stephanie Gregory Clifford. La 45enne della Louisiana, premiata con gli Avn Awards, gli Oscar del porno, è temuta da Trump. L’ex volto della Casa Bianca pare abbia fatto di tutto per evitare che parlasse contro di lui al processo.
La donna ha già spiattellato tutto ai media, fornendo “particolari piccanti”, completamente rinnegati da Trump che invece avrebbe comprato il suo silenzio con 130 mila dollari. Stormy firmò un accordo di riservatezza, anche perchè Trump era sposato con Melania, ed a parte la questione politica, anche l’immagine di uomo sposato andava salvaguardata.
“Io testimonierò – ha dichiarato Trump – racconterò tutta la verità, e la verità è che non è successo niente”. La difesa si incentrerà sugli attacchi politici per minare la sua campagna elettorale. Il pavimento di cristallo di Donald riuscirà ad essere infranto?
Mentre il suo staff prepara gli slogan da esibire anche in tribunale, Melania scende in aiuto dell’ex presidente a stelle e strisce, da brava ex first lady che attende di essere riconfermata al suo fianco. Si era parlato di una iniziale sfuriata della donna nel 2016, all’apprendere della notizia. Oggi Melania con il suo tacco 12 può far tremare Trump, se solo lo volesse, comparendo a testimoniare a suo sfavore, ma secondo il New York Times, anche lei avrebbe definito “ingiusto” il processo a carico del marito, bollandolo come una “vergognosa” interferenza elettorale.


