Per la Gioconda di Leonardo presto un’intera sala al Louvre

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Il quadro più famoso al mondo del pittore Leonardo da Vinci merita una nuova esposizione. L’eccessiva affluenza di visitatori al Louvre di Parigi, dove il dipinto è esposto, ha indotto il governo francese a studiare come ricollocare la Gioconda.

Potrebbe stare in una sala separata, a detta del presidente del museo Laurence Des Cars. Il sovraffollamento spesso impedisce di ammirare il quadro in tutta tranquillità ed insieme al Ministero della Cultura si è pensata di rendere più fruibile l’opera che solo nel 2023 ha avuto quasi 9 milioni di visitatori.

Esposta nella Salle des Etats, che è anche la sala più grande del museo, di fronte al dipinto più grande del Louvre, “Le nozze di Cana” di Veronese, il dipinto avrà ancora più visitatori in vista delle Olimpiadi di Parigi. Per questo occorre preventivare il da farsi.

La Gioconda che spesso è stata presa di mira anche da attivisti ambientalisti come veicolo di protesta, continua ad affascinare i visitatori che fin dal 1797 si trova al Louvre.

LA LUNGA STORIA DI PARIGI E LA GIOCONDA

Il quadro già nel 1542 si trovava tra le decorazioni della Salle du bain del castello di Fontainbleau in Francia. Nel 1685 re Luigi XIV lo fece trasferire a Versailles, ma solo dopo la rivoluzione francese venne spostato al Louvre.

Si dice che il quadro sia francese perchè fu lo stesso Leonardo da Vinci a volerlo. Portò infatti il dipinto con sé in Francia nel 1516. Non potrebbe dunque mai appartenere all’Italia, a meno che non fosse la stessa Francia a decidere sul suo trasferimento.

Dipinta col suo sorriso enigmatico tra il 1503-1506, probabilmente fu regalata o venduta da Leonardo al re Francesco I, per ringraziarlo dell’ospitalità e del soggiorno che gli aveva offerto. Essa infatti rientrava insieme ad altre opere di Leonardo nella collezione reale francese.

Si racconta che Napoleone Bonaparte nel 1800 lo volle addirittura nella sua camera da letto, anche se 4 anni dopo il dipinto ritornò poi al Louvre. Considerato per i francesi un ritratto di inestimabile valore, durante la guerra Franco-Prussiana fu addirittura nascosto al sicuro.

La celebre Monna Lisa catalogata a Parigi col numero 779, è l’olio su tavola di pioppo che ritrae Lisa Gherardini (moglie del mercante Francesco del Giocondo che commissionò l’opera mai arrivata a casa sua), divenuta grazie a Leonardo simbolo della pittura rinascimentale italiana.

Pina Stendardo
Pina Stendardo
Giornalista attenta ai fermenti quotidiani, raccontati con umanità. Convinta che scrivere sia un atto d’amore e responsabilità, ama divulgare il bello dell’Arte e del sociale, proponendo una narrazione alternativa sullo spaccato culturale.

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