A meno di due anni dalle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 fervono i preparativi per i giochi ospitati in Italia. Milano parte dal Niguarda e inizia a ristrutturare alcuni padiglioni ospedalieri che ospiteranno gli atleti olimpici in caso di necessità.
Nei giorni scorsi il direttore generale del noscomio, Alberto Zoli, ha annunciato il progetto ambizioso. Sul posto l’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha già effettuato un primo sopralluogo.
Saranno venti i padiglioni da rifunzionalizzare in vista dell’ospedale olimpico, divisi tra Emergenza-urgenza e Pronto soccorso. L’iniziativa si inserisce in un’idea ancora più ambiziosa per la direzione ed i medici del Niguarda: ridurre le emissioni di Co2 rendendo la struttura ‘green’, con possibilità di muoversi a piedi o in bici al suo interno, o al massimo con mezzi elettrici.
Il piano sostenibilità godrà di una partnership con il Politecnico di Milano al fine di creare aree parcheggio interrate per il personale interno ed una revisione della viabilità all’interno e fuori dall’ospedale.
In collaborazione con l’ospedale di Sondalo ed altre piccole strutture sanitarie per garantire assistenza continua, il Niguarda sarà dunque hub centrale.


