Unione Europea salda nel rispetto dei diritti umani. Nella Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia (IDAHOBIT), ribadisce il suo impegno per un’Europa in cui “tutti siano liberi di amare e di vivere senza paura. Dove si possa essere semplicemente se stessi. Oggi e ogni giorno sono orgogliosa di sostenere la comunità LGBTIQ+”. Lo dichiara la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen su X.
L’Europa conferma la sua volontà di essere vessillo di libertà, assicurando unità di intenti nel diritto ad essere chi si vuole, soprattutto nell’amore.
Attesa la firma in questa giornata, di una dichiarazione nell’avanzamento dei diritti umani delle persone LGBTIQ in Europa, siglata da tutti i membri Ue. Contemporaneamente l’Ue, avviandosi verso linee programmatiche completamente inclusive, denuncia i continui episodi di violenza e bullismo subiti dalle persone LGTBI a livello globale. Parla di “pregiudizi strutturali” che limitano la partecipazione delle persone LGBTIQ+ ai processi politici e decisionali.
L’uguaglianza LGBTIQ diventa una sfida europea che invita le persone LGBTIQ+ a dichiararsi apertamente. Dal 2004 Unione europea e Nazioni Unite hanno scelto la data del 17 maggio per celebrare giusti valori, in risposta anche al provvedimento del 17 maggio 1990 in cui si decise di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali dell’Organizzazione mondiale della sanità. In quella occasione infatti l’Oms definì per la prima volta l’omosessualità come “una variante naturale del comportamento umano”.
Prima di una tale dichiarazione, gli omosessuali erano sottoposti a trattamenti medici e psichiatrici. Ed ancora in 72 i paesi nel mondo essi sono sanzionati per il proprio orientamento sessuale.
L’Italia in particolare, ha scelto nell’ottobre 2017 di confluire nel “Core Group LGBTI” interregionale di Paesi e organizzazioni Onu, impegnati a promuovere i temi della lotta alla discriminazione sulla orientamento sessuale di lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Così facendo supporta dal 2008 la Dichiarazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in seno anche all’Equal Rights Coalition, piattaforma di cooperazione tra Paesi che si scambiano notizie sul coordinamento globale delle tematiche ed esigenze LGBTI.